Gli Anni delle pose

Gli Anni delle pose

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Molte cose sono cambiate dalla fine degli ’80, anni che avevano dato inizio al fenomeno delle “posse”, come contenitore della “musica alternativa” in opposizione a quella “commerciale”.
Oggi invece sembriamo vivere negli anni delle “pose”, dei selfie, dell’apparenza vuota di contenuti di cui la musica, in quanto forma d’arte, dovrebbe esser pregna.

È all’interno di questo cambiamento che si inserisce il messaggio del primo disco edito dell’artista Giuliettoman, un EP di quattro tracce che affronta tematiche varie e mescola diversi generi musicali. Dalle tracce dedicate a riflessioni di ampio respiro, come in Maleppeggio, che parla di lavoro precario, a Oltre il confine, di cui è stato realizzato un video lyrics, che riflette sul dramma della migrazione, si passa a temi più intimi e privati, come nel brano Rispetto, che parla di amicizia, per finire con una lucida critica del modo di fare musica oggi, spesso basato sull’omologazione stilistica e sulla ricerca di facili “like”, nella canzone intitolata Déjà-vu.
È un disco che alterna sonorità strumentali live e produzioni digitali, in una mescolanza di stili reggae-hiphop, dub e dancehall, con l’aggiunta di elementi funky su cui lo stile raggamuffin di Giuliettoman si adatta perfettamente, tra flow incalzanti e testi impegnati.

Varie le collaborazioni presenti nel disco, come la partecipazione di Matteo Gabbianelli, voce della nota band dei Kutso, di VirtuS, produttore e cantante internazionale del panorama reggae/dancehall, di Dj Dibba, esponente del gruppo Rap romano Do Your Thang e il collettivo di musicisti impegnato nei brani suonati con la band che lo accompagnerà nei live di presentazione.

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Release Date
24 May 2019

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